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Il Santo Patrono: San Domenico

San Domenico Abate, monaco benedettino, nacque nell’anno 951, in un paesino dell’Umbria, Colfornaro di Capodacqua, frazione di Foligno. Seguendo la sua inclinazione ad una vita eremitica, pervenne, verso l’anno 1013, in Abruzzo, nel territorio di Sulmona. Risalendo le gole del Sagittario, attratto dallo scorrere selvaggio di questo fiume, scoprì, una profonda grotta in località Prato Cardoso, nelle vicinanze della futura Villalago e vi fissò la sua dimora. La ripidezza delle montagne, danno ancora al paesaggio una bellezza tutta particolare.

San Domenico chiamò questo luogo “Eremo di San Pietro”. Nel 1017, per volere dei Conti di Valva, fondò a circa un miglio dalla grotta, il monastero di San Pietro in Lago, che ebbe alle sue dipendenze ben 15 grancie. Prima di lasciare il suo Eremo, fece edificare all’entrata della grotta una chiesetta, che venne ampliata nel 1500 , fino a prendere definitivamente la struttura attuale nel 1775. La chiesetta, con un portale in pietra del secolo XII, recuperato dal convento di San Pietro, è dedicata al Santo e nella grotta sono ancora presenti le Sue testimonianze più vive.

Nel 1479 il monastero di San Pietro il Lago fu abbandonato dai monaci e smantellato delle opere più preziose, alcune delle quali, sono custodite a Villalago. Del monastero gi restano pochi ruderi. Intorno a San Domenico, patrono di Villalago, sono sorte diverse leggende e particolari tradizionali, legate soprattutto al suo potere taumaturgico contro i morsi dei serpenti velenosi. Le feste che i Villalaghesi ogni anno dedicano al loro Santo protettore sono tre.

La prima, quella del 22 gennaio, ricorda la Sua morte, avvenuta a Sora nel 1031. La sera della vigilia e del giorno di festa si usa tuttora accendere in ogni rione le “FANOGLIE”, grosse cataste di legna, che ardono sino a notte inoltrata.

La seconda festa, celebrata il lunedi di Pasqua, è per la Traslazione delle Reliquie del Santo, e tutto il popolo si reca in preghiera all’Eremo, dove poi si sofferma per il pic-nic di pasquetta. La terza, quella del 22 agosto, celebra la data del 1104, quando San Domenico venne santificato, ed è la più solenne. La vigilia arrivano i pellegrini di Fornelli, che vengono ricevuti in processione, mentre giungono a piedi dall’Eremo. Fino a qualche anno fa, la Statua del Santo veniva, durante la processione, circondata di serpenti. Quest’usanza è venuta meno con la scomparsa degli ultimi “ciarmatari” villalaghesi, di coloro che facevano professione di serpari e andavano per le campagne a “ciarmare” le persone, per immunizzarle, con particolari riti.