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Il museo rappresenta un interessante connubio fra tradizione e innovazione. Gli antichi mestieri e i tratti salienti della storia di Villalago e del suo territorio sono raccontati assieme dagli attrezzi e i costumi degli antichi abitanti e dalle più recenti tecnologie multimediali.
La visita del museo segue idealmente i tratti fondanti della storia del territorio di Villalago.
Nella prima sala troviamo alcuni splendi ed originali costumi tradizionali e due modellini unici, il mulino ad acqua e la gualchiera, fedelmente riprodotti in scala dalle mani sapienti di Domenico Grossi.
Nella sala multimediale l’ambiente tradizionale viene ricreato attraverso immagini, musica ed interviste che raccontano i mestieri scomparsi quali : il mugnaio, il fornaio e il pescatore. Sulle pareti sono rappresentati mestieri come il fabbro, il maniscalco, il falegname, il taglialegna, il calzolaio, il pastore che rievocano stili di vita ormai appartenenti ad un mondo lontano.
Le narrazione prosegue con la costruzione della linea ferroviaria Sulmona-Roma e dalla diga di S. Domenico, gli avvenimenti che sanciscono l’arrivo del progresso nella realtà locale e la fine dei mestieri tradizionali ormai inadeguati.
Nei locali della Torre Civica sarà allestita una sezione archeologica in cui saranno esposti i reperti del Monastero di S. Pietro. Pur consapevoli del lavoro che ci sarà da fare, siamo convinti dell’utilità di questo recupero culturale da tramandare alle generazioni future.
Dal 22 gennaio 2003, Villalago ha un suo Centro di Documentazione sulle tradizioni del lavoro, riconosciuto ufficialmente dalla regione Abruzzo. L'inizio di questo percorso si deve a Pasquale Ciancarelli e Mario Caranfa con la collaborazione di Francesco Garofoli, ideatori di " Villalago in festa", manifestazione che aveva come obiettivo lo studio degli aspetti fondamentali della vita della comunità, mediante il recupero dei mestieri del passato. Questa idea è stata successivamente ripresa e sviluppata dall'Amministrazione comunale, che partendo dalla catalogazione degli oggetti e delle storie raccolti, ha realizzato un percorso multimediale che rievoca situazioni di vita passate, attraverso l’uso delle nuove tecnologie.